18 giu 2007

APPELLO PER IL GIFFONI FILM FESTIVAL (intervista al suo fondatore e direttore Claudio Gubitosi)


Il Giffoni Film Festival ha sempre significato spinta verso il nuovo, superamento dei confini. Ma ora, per la prima volta nella mia vita e dopo quasi quattro decenni di attività, mi trovo a fare i conti con un ostacolo che mai mi sarei aspettato: una brutta “questione meridionale”, l’arroganza dei politici locali, la loro pochezza nell’interpretare i disagi veri del territorio. Il Festival di Giffoni fa invidia al mondo, ma qui non viene considerato. Io a Giffoni sono nato: c’ho portato il mondo e ho portato nel mondo Giffoni. Ma oggi sembra che non ci sia più la possibilità di supportare la creatività, la capacità di industria del Festival. Tutt’a un tratto mancano i finanziamenti: ed è con la mia regione, la mia provincia, che mi trovo oggi a competere, dovendomi preoccupare di dove possono aver piazzato le “trappole”, le mine pronte a soffocare la realtà di Giffoni. Ma io non ci sto. Protesto: dico no. "

Così inizia l'intervista che Claudio Gubitosi ha rilasciato alla giornalista Rachele Zinzocchi, sul bisettimanale "L'attimo fuggente''
http://www.attimo-fuggente.com/ ... leggiamola a sostegno del Festival di Giffoni, dove Innumerevoli sono stati gli ospiti internazionali che negli anni si sono avvicendati: da Gorbaciov a Lech Walesa, passando per Robert De Niro, Meryl Streep, Ben Kingsley, Oliver Stone, Jeremy Irons. E italiani “mondiali” come Roberto Benigni: o Sergio Leone, Dino Risi, Giuseppe Tornatore, Michelangelo Antonioni, Raoul Bova, Riccardo Scamarcio… e tantissimi altri.
Il Festival dei ragazzi. Il più necessario, come disse il maestro Truffaut.

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