27 mag 2007

CREMONA


Poesia, la forza delle parole



CREMONA

E oggi è il turno del funambolo della parola: Alessandro Bergonzoni è l’ospite più atteso dell’ultima giornata del festival Cremona in poesia. Bergonzoni arriverà sul palco di piazza del Comune questa sera alle ore 21, ma cosa vorrà raccontare al pubblico cremonese non ci è dato sapere: «Adoriamo Paolo Conte, Man on the Moon, i Radiohead, Tom Waits e Batman — recitano le scarne righe di presentazione all’incontro —. Dunque lui, metodico nella sua follia, voce dell’assurdo e del paradossale in salsa vera troppo vera, è il nostro uomo. Non poteva mancare. E ci regalerà la gioia dello stupore con le parole, signore e signori, solo parole». Una sorpresa assoluta insomma e che vedrà i le luci puntate esclusivamente sull’artista nato a Bologna nel 1958. Bergonzoni ha sviluppato la comicità in tutte le sue forme: è attore comico, autore di spettacoli comici e scrittore. Ha debuttato a soli ventiquattro anni come attore-autore con Scemeggiata nel 1982 e già alla fine degli anni ’80 con Non è morto né Flic né Floc sono arrivati i primi riconoscimenti da parte della critica. Dopo mille progetti e collaborazioni, nel 2004 ha intrapreso la tournée di Predisporsi al micidiale. Sempre in piazza, dopo l’incontro con Bergonzoni, attorno alle 22.30 Morgan porterà in scena il remake del capolavoro di Fabrizio De André Non al denaro, non all’amore né al cielo. L’ex voce dei Bluvertigo propone la rivisitazione del celebre album del 1971 ispirato all’Antologia di Spoon River. «È una traghettazione a catena — spiega Morgan —: Edgar Lee Master ha scritto, Fernanda Pivano ha tradotto, De André ha trasformato la poesia in canzoni; e io le traghetto all’oggi». L’operazione — che due anni fa è sfociata nella pubblicazione di un disco con grafica e titolo accuratamente identici alla versione di De André — ha fatto molto discutere provocando reazioni opposte. Da una critica specializzata sostanzialmente divisa tra calorosi apprezzamenti e numerose perplessità all’entusiasmo di Dori Ghezzi e Fernanda Pivano, fino a una lapidaria dichiarazione di Massimo Bubola: «È come rifare Fronte del Porto senza Marlon Brando, non riesco a capirne il senso». Altri appuntamenti sono previsti nella mattinata e nel corso del pomeriggio con Michele Mari, la terza Lectura Dantis a cura della società Dante Alighieri in San Girolamo, mentre Maurizio Milani presenterà il suo libro Del perché l’economia africana non è mai decollata. Milani è un volto noto della tv: cabarettista dalla comicità surreale è ospite fisso di Fabio Fazio a Quelli che il calcio. Poi Gian Mario Villalta, Gabriele Pedullà su Beppe Fenoglio (con la partecipazione di Margherita Fenoglio, figlia del grande romanziere autore de Il partigiano Johnny e de I ventitré giorni della città di Alba), la cremonese Adelaide Ricci e Frate Cesare Bonizzi, Giancarlo Pontiggia. L’ingresso a tutti gli eventi è gratuito. L’organizzazione dell’iniziativa si deve all’associazione Era di maggio.

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