28 mag 2007

Festival de Cannes 2007


Si conclude con una doppia vittoria rumena la sessantesima edizione del Festival di Cannes. Il successore di Ken Loach, che dodici mesi fa si era aggiudicato la Palma d'oro con The wind that shakes the barley, è Cristian Mungiu con 4 month, 3 weeks and 2 days. Nella sezione Un certain regard, invece, si è piazzato davanti a tutti, California Dreamin, dell'esordiente Cristian Nemescu, morto in un incidente d'auto quando la pellicola era ancora in fase di post-produzione.Il trionfo di Mungiu non arriva inatteso, dopo le reazioni decisamente calorose della critica al suo lavoro. D'altra parte, alla vigilia della kermesse, pochi avrebbero potuto prevedere una vittoria del cineasta romeno su autori come Quentin Tarantino, Gus Van Sant, Emir Kusturica, i fratelli Coen. Il suo film racconta una vicenda ambientata a Bucarest nel 1987, due anni prima della fine del regime di Ceausescu. Una storia che affronta un tema intenso: l'aborto come gesto di ribellione ad una dittatura. A quell'epoca, infatti, l'interruzione di gravidanza era illegale in Romania. Il reato poi si trasformava in omicidio se la donna era incinta da più di cinque mesi. Gabita, la protagonista, aspetta un figlio da 4 mesi, 3 settimane e due giorni, proprio come recita il titolo. Né lei, però, né la coinquilina Otilia, né il misterioso M. Bebe, tutti indaffarati per cercare di risolvere la situazione, sanno con certezza in quale dei due casi si trovino.Ripreso quasi per intero con la telecamera a mano, con lunghi e frequenti piani sequenza, il film trasmette con efficacia gli stati d'animo dei personaggi attraverso una narrazione di grande tensione, caratterizzata da un'atmosfera drammatica."Sono molti anni che il cinema romeno va bene e, ora, ha vinto anche qui, a Cannes" Ha commentato Mungiu. "Una cosa è certa: per lavorare con un piccolo budget, devi fare bene. E questo premio non fa altro che darmi la forza di continuare a raccontare buone storie".La cerimonia di premiazione, presentata da Diane Kruger, bellissima madrina della kermesse, ha, poi, avuto uno dei momenti più intensi quando Alain Delon, prima di consegnare il premio per la migliore attrice, ha chiesto "25 secondi di applausi" per Romy Schneider, morta 25 anni fa.Per quanto riguarda gli altri riconoscimenti, il Gran Premio della giuria è andato alla regista giapponese Naomi Kawase con Mogari no mori( La Foresta di Mogari), mentre quello speciale per il sessantesimo anniversario del Festival se lo è accaparrato Gus Van Sant, con Paranoid Park. Fatih Akin, famoso per La sposa turca, ha vinto il premio per la miglior sceneggiatura con The Edge of Heaven. La migliore regia è stata, invece, giudicata quella del pittore-regista americano Julian Schnabel, presente in concorso con Le scaphandre et le papillon.La giuria internazionale, presieduta dall'inglese Stephen Frears, della quale faceva parte anche Marco Bellocchio, ha poi assegnato due ulteriori riconoscimenti: uno a Persepolis, il film d'animazione in bianco-nero diretto Vincent Paronnaud, tratto dal fumetto dell'iraniana Marjane Satrapi, e l'altro a Silent Light di Carlos Reygadas.Tra gli attori, hanno vinto il russo Konstantin Lavronenko, impegnato in Izgnanie (The Baishment) di Andrei Zviaguintsev e la sudcoreana Jeon Do-Yeon con Secret Sunshine di Lee Chang Dong. Jane Fonda è stata premiata con una speciale Palma d'oro alla carriera, per il suo lavoro e per il suo impegno civile, dal presidente della manifestazione. A questo proposito, Gilles Jacob ha ironicamente dichiarato: "Non avrei mai immaginato che il Festival avrebbe un giorno premiato un sospetto dell'Fbi, con un file di almeno 20 mila pagine", alludendo alla partecipazione dell'attrice alle manifestazioni contro la guerra in Vietnam negli anni '60 e ‘70 e in Iraq, oggi. Jacob ha concluso, definendo Jane Fonda " una combattente e una vincente".Il premio Camera d'or, per la migliore opera prima, è andato all'israeliano Meduzot di Etgar Keret e Shira Geffen.Nessun riconoscimento per l'italiano Daniele Lucchetti, presente nella rassegna Un Certain Regard con Mio fratello è figlio unico, mentre, nella stessa sezione, Valeria Bruni Tedeschi si è portata a casa il premio speciale della giuria con il suo secondo film, Actress.

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