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Una ricetta per fare la pasta con le sarde
Ingredienti per quattro - sei persone:
Maccheroncelli o bucatini Kg. 1
Sarde fresche Kg. 1
Finocchiella Kg. 2 circa
pinoli gr. 50
passolina gr.50
zafferano 2 confezioni (originale)
acciughe gr. 100
olio extra vergine d’oliva q.b.
cipolla una
Raccogliere la finocchiella o comprarla. Bollire in acqua abbondante e fino a completa cottura. Tritarla finemente e lasciare da parte.
Tritare la cipolla fare rosolare lievemente in abbondante olio extra vergine di oliva.
Togliere il tegame dal fuoco e sciogliere le acciughe (deliscate e dissalate) nell’olio ancora caldo.
Unire la finocchiella tritata, la passolina e i pinoli, aggiungendo tre quarti circa delle sarde fresche (deliscate e pulite).
Rimettere sul fuoco e lasciare cuocere.
Nell’acqua dove sono stati lessati i mazzetti di finocchiella, cuocere al dente i maccheroncelli. Scolare e condire con il preparato del tegame aggiungere parte dello zafferano e ripassare appena sul fuoco.
Preparare a parte un tegamino con un pò d’olio, acqua e zafferano entro il quale tirare a cottura con delicatezza le sarde rimaste, che serviranno per decorare adeguatamente o il piatto di portata o i singoli piatti.
Questa ricetta originale proviene da un antico hidalgo-pittore Gino Morici che è stato il maestro (controvoglia) di vita e di qualche godimento di alcuni di noi. Devo alla cortesia di Gabriella Morici la possibilità di averla usata e di usarla anche con varianti.
Gino Morici suggeriva anche di aggiungere al condimento, il succo delle teste e delle lische delle sarde, spremuto attraverso un panno in funzione di filtro. Altri aggiungono qualche noce di estratto di pomodoro.
Si può inoltre spolverare il tutto con pane grattugiato e appena brustolito e anche lasciare “riposare” prima di servire.
Dosando adeguatamente la cottura della pasta - molto al dente - si può infornare il tutto dentro una teglia o una pirofila.
Dovesse rimanere qualcosa, il giorno seguente la cottura, la pasta con le sarde può raggiungere livelli sublimi di squisitezza.
Si raccomanda comunque di mangiarla con amici cari e bere alla faccia degli invidiosi.
Una ricetta per fare la pasta con le sarde
Ingredienti per quattro - sei persone:
Maccheroncelli o bucatini Kg. 1
Sarde fresche Kg. 1
Finocchiella Kg. 2 circa
pinoli gr. 50
passolina gr.50
zafferano 2 confezioni (originale)
acciughe gr. 100
olio extra vergine d’oliva q.b.
cipolla una
Raccogliere la finocchiella o comprarla. Bollire in acqua abbondante e fino a completa cottura. Tritarla finemente e lasciare da parte.
Tritare la cipolla fare rosolare lievemente in abbondante olio extra vergine di oliva.
Togliere il tegame dal fuoco e sciogliere le acciughe (deliscate e dissalate) nell’olio ancora caldo.
Unire la finocchiella tritata, la passolina e i pinoli, aggiungendo tre quarti circa delle sarde fresche (deliscate e pulite).
Rimettere sul fuoco e lasciare cuocere.
Nell’acqua dove sono stati lessati i mazzetti di finocchiella, cuocere al dente i maccheroncelli. Scolare e condire con il preparato del tegame aggiungere parte dello zafferano e ripassare appena sul fuoco.
Preparare a parte un tegamino con un pò d’olio, acqua e zafferano entro il quale tirare a cottura con delicatezza le sarde rimaste, che serviranno per decorare adeguatamente o il piatto di portata o i singoli piatti.
Questa ricetta originale proviene da un antico hidalgo-pittore Gino Morici che è stato il maestro (controvoglia) di vita e di qualche godimento di alcuni di noi. Devo alla cortesia di Gabriella Morici la possibilità di averla usata e di usarla anche con varianti.
Gino Morici suggeriva anche di aggiungere al condimento, il succo delle teste e delle lische delle sarde, spremuto attraverso un panno in funzione di filtro. Altri aggiungono qualche noce di estratto di pomodoro.
Si può inoltre spolverare il tutto con pane grattugiato e appena brustolito e anche lasciare “riposare” prima di servire.
Dosando adeguatamente la cottura della pasta - molto al dente - si può infornare il tutto dentro una teglia o una pirofila.
Dovesse rimanere qualcosa, il giorno seguente la cottura, la pasta con le sarde può raggiungere livelli sublimi di squisitezza.
Si raccomanda comunque di mangiarla con amici cari e bere alla faccia degli invidiosi.
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