27 mag 2007



Dürer e l’Italia, una mostra da non perdere



Una mostra che indaga per la prima volta in modo organico e approfondito i complessi rapporti tra il nostro Paese e questo artista straordinario, inquieto, vitale, rigoroso e fortemente visionario, all'insegna di una influenza reciproca e duratura.


Pochi artisti al mondo meritano un posto così eminente nella storia dell'arte come Albrecht Dürer (Norimberga 1471 - 1528). Creatore infaticabile e incarnazione per eccellenza dell'anima tedesca, affascinato dalle regole, dalla precisione, dalla matematica come dal mistero degli astri e degli oroscopi. Artista inquieto, vitale, rigoroso ma anche fortemente visionario, incantato dalla natura e dall'animo umano, dall'impegno civile e religioso, è un vero uomo "universale" dalla vita complessa ed esemplare.
Albrecht Dürer, Cristo tra i dottori, 1506. Olio su tavola. Madrid, Museo Thyssen-Bornemisza.
Non c'è forma d'arte della sua epoca con la quale non si sia cimentato. Superbo rappresentante del Rinascimento, la cui grandezza non fu mai messa in dubbio, ci ha lasciato un numero notevole di opere: dipinti, incisioni, xilografie, più di mille disegni e tre libri stampati sulla geometria, le fortificazioni e la teoria della proporzione umana.
Albrecht Dürer, L’adorazione dei Magi.
La mostra, Dürer e l'Italia, presso le Scuderie del Quirinale fino al 10 giugno, a cura di Kristina Herrmann Fiore, indaga per la prima volta in modo organico e approfondito i complessi rapporti tra questo artista straordinario e il nostro Paese, all'insegna di una influenza reciproca e duratura. Da un lato, l'esposizione racconta quanto Dürer abbia riflettuto sulla grande arte italiana e quanto ne abbia recepito in un confronto fra i suoi dipinti e opere di Leonardo, Mantegna, Giovanni Bellini, Pollaiolo, Agostino da Lodi, Lorenzo di Credi ... Dall'altro, rintraccia il suo influsso su artisti come Raffaello, Pontormo, i Carracci, Caravaggio e i caravaggeschi fino a Domenico Fetti e Carlo Maratta.
Albrecht Dürer, Ritratto di giovane uomo (a sinistra)e Apollo e disco solare (a destra).
La mostra nasce in collaborazione con il Polo Museale Romano e con il Polo Museale Fiorentino e, in particolare, con la Galleria degli Uffizi e il Gabinetto delle Stampe e dei Disegni degli Uffizi. Provengono da quest'ultimo, infatti, una serie di incisioni e disegni di Dürer appartenenti alle collezioni medicee, mentre la Galleria degli Uffizi presta alle Scuderie del Quirinale, in via del tutto eccezionale, le maggiori opere di Dürer in suo possesso, fra cui la commovente Adorazione dei Magi, appositamente restaurata per l'occasione, il ritratto di Albrecht Dürer il Vecchio e i ritratti degli apostoli Giacomo e Filippo. Altre opere di Dürer giungono, invece, dai principali musei tedeschi, da Vienna, da Washington, da Madrid e da Londra, oltre che dalle collezioni italiane.Il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi ospiterà, dal 29 marzo al 10 giugno, Albrecht Dürer incisore. Originali, copie, derivazioni nelle collezioni del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi in sintonia e a complemento della mostra delle Scuderie del Quirinale.

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